Stampare, spesso, si rivela un’attività chiave in ufficio: documenti da firmare, moduli da compilare, bozze da editare. Tutte operazioni che possiamo effettuare in modo pratico solo con l’aiuto della stampante. Ma avere sempre a disposizione questo strumento può farci perdere il controllo, spingendoci a stampare documenti e file che potremmo consultare anche solo in formato digitale

Cosa fare a riguardo? 

La chiave è cominciare a stampare con maggiore consapevolezza, partiamo dal domandarci: “Ho davvero bisogno di stampare questo documento?”. Anche solo porgersi questa domanda può contribuire a diminuire la quantità di file che stampiamo ogni giorno, motivandoci a fare una copia cartacea solo di ciò di cui abbiamo davvero bisogno. 

Stampare in modo consapevole non permette solo di ridurre i costi, ma anche di avere un minor impatto sull’ambiente. Vediamo quindi alcuni accorgimenti per stampare meno e meglio.

  1. Prima di tutto è necessario soffermarsi sulle stampanti presenti in ufficio: sono modelli recenti oppure sono ormai datati? In media una stampante consuma 63 kWh al giorno ma gli ultimi modelli possono arrivare a consumare la metà. L’investimento iniziale per comprare una nuova stampante sarà ripagato sul lungo periodo in termini di risparmio energetico.
  2. Può sembrare scontato ma anche la scelta della carta può fare la differenza. La produzione di carta riciclata, ad esempio, genera fino al 50% in meno di emissioni di CO2.
  3. Quando stampiamo, spesso mettiamo il pilota automatico, non prestando attenzione alle impostazioni di stampa. Se per esempio il documento che stiamo per stampare deve essere consultato solo internamente, non è necessario stamparlo in alta qualità. Molte stampanti permettono di impostare la modalità risparmio che riduce la qualità di stampa attraverso un minor utilizzo di toner.
  4. Un altro modo per risparmiare toner è attraverso la scelta del carattere. Non tutti sanno che alcuni font consumano più inchiostro di altri. Caratteri come Garamond, Century Gothic, Times New Roman, Calibri e Verdana impiegano meno inchiostro rispetto all’abusatissimo Arial.
  5. Soffermiamoci ancora un momento sulle impostazioni di stampa: prediligi la stampa in bianco/nero; imposta la modalità a colori solo quando è davvero necessario. Inoltre, imposta l’opzione fronte/retro come predefinita in modo da stampare su entrambi i lati e non sprecare carta inutilmente.
  6. Una valida soluzione per risparmiare è scegliere una stampante che unisce la stampa tradizionale a quella cancellabile: è il caso della Toshiba e-STUDIO 3508LP, 4508LP e 5008LP. Grazie a questa serie di stampanti puoi scegliere se stampare con il normale toner, oppure se impostare la modalità di stampa cancellabile e sfruttare lo speciale inchiostro blu che viene rimosso dalla stampante stessa. Questa opzione è molto utile per avere in formato cartaceo documenti e file di cui abbiamo bisogno solo per un periodo di tempo limitato.
  7. Una cattiva abitudine, diffusa nella maggior parte degli uffici, è quella di lasciare le stampanti in stand-by invece di spegnerle, una volta conclusa la giornata lavorativa. È interessante sapere che il 49% dell’energia impiegata dalla stampante viene consumata proprio quando è in stand-by. Per risparmiare, spesso, sono sufficienti piccoli gesti come premere un bottone.
  8. In conclusione, se hai più documenti da stampare, imposta un unico file e stampa tutto in una volta sola. Considera che tra una sessione di stampa e la successiva, la stampante deve riscaldarsi e di conseguenza impiegare dell’energia. Il consumo, però, si riduce notevolmente se diminuiamo le sessioni si stampa, stampando tutti i file in una sola volta. 

Come puoi vedere stampare meno non significa necessariamente rinunciare del tutto ai documenti cartacei. Più semplicemente si tratta di riflettere sugli sprechi e trovare sempre nuove modalità per stampare consapevolmente in modo da risparmiare energia e costi.