Stampare, spesso, si rivela un’attività chiave in ufficio: documenti da firmare, moduli da compilare, bozze da editare. Tutte operazioni che possiamo effettuare in modo pratico solo con l’aiuto della stampante. Ma avere sempre a disposizione questo strumento può farci perdere il controllo, spingendoci a stampare documenti e file che potremmo consultare anche solo in formato digitale.
Cosa fare a riguardo?
La chiave è cominciare a stampare con maggiore consapevolezza, partiamo dal domandarci: “Ho davvero bisogno di stampare questo documento?”. Anche solo porgersi questa domanda può contribuire a diminuire la quantità di file che stampiamo ogni giorno, motivandoci a fare una copia cartacea solo di ciò di cui abbiamo davvero bisogno.
Stampare in modo consapevole non permette solo di ridurre i costi, ma anche di avere un minor impatto sull’ambiente. Vediamo quindi alcuni accorgimenti per stampare meno e meglio.
- Prima di tutto è necessario soffermarsi sulle stampanti presenti in ufficio: sono modelli recenti oppure sono ormai datati? In media una stampante consuma 63 kWh al giorno ma gli ultimi modelli possono arrivare a consumare la metà. L’investimento iniziale per comprare una nuova stampante sarà ripagato sul lungo periodo in termini di risparmio energetico.
- Può sembrare scontato ma anche la scelta della carta può fare la differenza. La produzione di carta riciclata, ad esempio, genera fino al 50% in meno di emissioni di CO2.
- Quando stampiamo, spesso mettiamo il pilota automatico, non prestando attenzione alle impostazioni di stampa. Se per esempio il documento che stiamo per stampare deve essere consultato solo internamente, non è necessario stamparlo in alta qualità. Molte stampanti permettono di impostare la modalità risparmio che riduce la qualità di stampa attraverso un minor utilizzo di toner.
- Un altro modo per risparmiare toner è attraverso la scelta del carattere. Non tutti sanno che alcuni font consumano più inchiostro di altri. Caratteri come Garamond, Century Gothic, Times New Roman, Calibri e Verdana impiegano meno inchiostro rispetto all’abusatissimo Arial.
- Soffermiamoci ancora un momento sulle impostazioni di stampa: prediligi la stampa in bianco/nero; imposta la modalità a colori solo quando è davvero necessario. Inoltre, imposta l’opzione fronte/retro come predefinita in modo da stampare su entrambi i lati e non sprecare carta inutilmente.
- Una valida soluzione per risparmiare è scegliere una stampante che unisce la stampa tradizionale a quella cancellabile: è il caso della Toshiba e-STUDIO 3508LP, 4508LP e 5008LP. Grazie a questa serie di stampanti puoi scegliere se stampare con il normale toner, oppure se impostare la modalità di stampa cancellabile e sfruttare lo speciale inchiostro blu che viene rimosso dalla stampante stessa. Questa opzione è molto utile per avere in formato cartaceo documenti e file di cui abbiamo bisogno solo per un periodo di tempo limitato.
- Una cattiva abitudine, diffusa nella maggior parte degli uffici, è quella di lasciare le stampanti in stand-by invece di spegnerle, una volta conclusa la giornata lavorativa. È interessante sapere che il 49% dell’energia impiegata dalla stampante viene consumata proprio quando è in stand-by. Per risparmiare, spesso, sono sufficienti piccoli gesti come premere un bottone.
- In conclusione, se hai più documenti da stampare, imposta un unico file e stampa tutto in una volta sola. Considera che tra una sessione di stampa e la successiva, la stampante deve riscaldarsi e di conseguenza impiegare dell’energia. Il consumo, però, si riduce notevolmente se diminuiamo le sessioni si stampa, stampando tutti i file in una sola volta.
Come puoi vedere stampare meno non significa necessariamente rinunciare del tutto ai documenti cartacei. Più semplicemente si tratta di riflettere sugli sprechi e trovare sempre nuove modalità per stampare consapevolmente in modo da risparmiare energia e costi.