Telefoni che squillano, colleghi che si confrontano, videocall: l’inquinamento acustico non è un problema che riguarda solo l’ambiente esterno. Anche un ufficio può risultare un luogo caotico, soprattutto quando si lavora in un open space o all’interno di un coworking.
L’udito è l’unico senso che è sempre in allerta: le nostre orecchie ricevono input sonori dall’ambiente circostante, senza possibilità di prendersi una pausa. Se sovraccarichiamo tutti i giorni il nostro udito, a lungo andare potremmo danneggiarlo, rischiando di non riuscire più a sentire bene.
Inoltre, lavorare in un luogo caotico riduce la concentrazione e di conseguenza la produttività: essere continuamente distratti dai rumori esterni non ci permette di rimanere concentrati, costringendoci a dover riportare l’attenzione su ciò che stiamo facendo ogni qual volta veniamo interrotti.
Quindi, come ridurre l’inquinamento acustico in ufficio?
Una soluzione molto valida e sempre più diffusa è l’utilizzo di pannelli fonoassorbenti. Si tratta, appunto, di pannelli che riducono il rumore circostante, in particolare il riverbero e l’eco, trasformando, assorbendo oppure riflettendo le onde sonore.
Solitamente sono realizzati con schiuma melamminica, lana di roccia o di vetro, o ancora poliuretano espanso, materiali porosi che sono in grado di assorbire le alte e medie frequenze. In base alla tipologia di materiale avremo tre diversi tipi di assorbimento:
- per porosità: intrappola e assorbe le onde sonore;
- per membrana: trattiene e neutralizza il suono;
- per cavità: in questo caso una parte delle onde viene riflessa e l’altra parte assorbita.
Tecnicismi a parte, la peculiarità di questi pannelli sta nella possibilità di integrarsi perfettamente con l’arredamento circostante, diventando parte di esso. Esistono diverse soluzioni per isolare un ufficio senza dover rinunciare a un luogo accogliente e gradevole alla vista.
Oltre ai classici pannelli da parete ci sono altre soluzioni: i pannelli da scrivania, che isolano ogni postazione acusticamente e consentono maggiore privacy, quelli a soffitto, che sono molto efficaci e possono impreziosire la stanza, e da ultimo esistono dei pannelli che hanno le sembianze di veri e propri divisori. Questa tipologia è molto versatile e particolarmente adatta agli open space.
Una volta scelta la tipologia che più si adatta alle nostre esigenze, è importante posizionare i pannelli in modo corretto così da massimizzare la loro resa. Nello specifico, i pannelli a parete possono essere installati in due modalità differenti: a muro o a scacchiera.
Nel primo caso i pannelli ricoprono l’intera superficie, garantendo un maggior assorbimento sonoro. Nel secondo caso, vengono posizionati sfalsati, come su una scacchiera, lasciando quindi degli spazi vuoti. Questa disposizione è adatta se siamo alla ricerca di una soluzione che attutisca i rumori poco invasivi.
Riassumendo, i pannelli fonoassorbenti sono un valido alleato per ridurre l’inquinamento acustico: le loro caratteristiche permettono di trasformare un ufficio in un luogo piacevole in cui lavorare senza troppe distrazioni acustiche.
Questa era solo una breve panoramica introduttiva sull’argomento. Se vuoi ridurre l’inquinamento acustico nel tuo ufficio e desideri maggiori informazioni sui pannelli fonoassorbenti scrivi una mail a contatti@makhymo.it. Saremo felici di risponderti!